Cinquant’anni fa, con l’istituzione delle Regioni, finì il modello unitario, centralistico, che era stato nel bene e nel male il volano che aveva portato l’Italia da paese spezzettato, agricolo, analfabeta a paese unito, modernizzato, alfabetizzato. Tanti i difetti e le tare di quello stato e tante le pagine ingloriose per non dire infami: ma per
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Settant’anni fa, negli anni della grande fuga, Guardia fu colpita da un infarto. Fu un infarto esteso, che colpì tutto il suo corpo, e devastò il suo cuore antico. Il degrado di Guardia comincia non solo simbolicamente da quel periodo di tanti anni fa. Altre scosse telluriche avevano squassato e funestato Guardia e il nostro
Caro Raffaele, ti hanno affidato il compito più ingrato che si possa immaginare per un sindaco: non far rimpiangere il sindaco precedente e (peggio) propiziare il suo ritorno. A un compito così ingrato possono dir di sì solo tre categorie: i martiri, i fessi, i furbi. Martire perché occorre un’indole al sacrificio per accettare il
La cosa più inquietante della pandemia è che tu non sai quando finirà. Più la comprimi e più salta fuori: è come una molla. Si trasmette in modo esponenziale. Se hai la peste, si vede che ce l’hai. In questo caso non si vede se hai il virus e puoi essere un trasmettitore. A te
E alla fine arrivò il nuovo sindaco e se lo divisero alla romana. La spartizione è fatta. La nuova amministrazione, ci ha detto il vice, avrà un solo sindaco, una sola guida: il libretto d’istruzioni elettorale detto in gergo programma. Non sarà solo un esecutore, un cursore, e tutt’intorno, come guardie reali col detenuto, vigileranno
Ma basta, non ne possiamo più. Se per salvarci dal virus dobbiamo rovinarci la vita, rinunciare all’umanità, vegetare da dementi impauriti sotto vetro, aridatece il rischio di vivere. Capisco l’allarme per un nemico ancora sconosciuto – il mostriciattolo partito dalla Cina che ha messo in ginocchio il mondo intero -, la profilassi, la prevenzione, la
Non avrei mai pensato di scrivere un giorno un accorato appello pubblico per la di Lui persona. In queste ore inabissato come creature dei fondali. Chi ha avuto la fortuna di incrociarlo racconta di un uomo incupito, intristito, immalinconito, che ha perso fiducia nell’avvenire, nel presente e nei presenti; e che, persa buona parte della
Tutto comincia da una persona che ha fatto ritorno a casa, abbracciato i famigliari, salutato i vicini, raccontando ai colleghi di lavoro il soggiorno in Oriente. Dieci o dodici giorni più tardi si è ammalato. “Mi sono beccato un brutto raffreddore” avrebbe detto. Con i suoi starnuti ha infettato parenti, amici e colleghi. I sintomi
Il virus esiste, conosco gente che lo ha pure incontrato di persona. È un virus vigliacco. Questo però non vuol dire che l’unica politica possibile per combatterlo sia chiudere la gente in casa, limitarne le libertà, invocare periodicamente il lockdown su ogni media ed ogni santo giorno. I media infatti, dai bollettini dei contagi alla
Serve una svolta. Risvegliare Guardia. Un paese di quasi cinquemila anime che muore, in silenzio, discretamente, senza dare nell’occhio, con rassegnazione. In punta di piedi, nel fragore di un mondo dove ogni cosa si rincorre, lascia traccia, si specchia in se stesso, nella sua vanità. Lo ricordo a chi oggi può decidere: checché ne dica