Trent’anni. Quasi trent’anni avvinghiati ai muri del Palazzo. Trent’anni: sempre le stesse facce. Sempre lo stesso ritornello: “Io so’ io e voi nun sete un cazzo”. Trent’anni. Branco di codardi ed egolatri che bazzicate dalle parti di piazza Municipio. Ma chi vi credete di essere? Vi dico io chi vi credete di essere. Siete il
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Parliamo di Guardia Sanframondi e di turismo. C’è tanto da fare per migliorare questo paese; salvaguardando le nostre particolarità e i nostri valori, che non sempre sono compatibili con quelli dei cittadini. Iniziamo a renderlo vivibile, migliorarne la qualità della vita, renderlo più bello e attrattivo. Iniziamo col togliere le auto dal centro urbano. Perché
Predicarono il sublime, praticarono il mediocre. Potrebbe essere questo l’epitaffio per commentare la gestione Di Lonardo. Non lo nego: ho molto apprezzato in campagna elettorale il piglio garibaldino di alcuni candidati di quella compagine raffazzonata, soprattutto coloro che volevano dare un taglio alle liturgie ed agli infimi obiettivi che sono tipici del clientelismo più becero
Il mondo cambia, l’Italia cambia, l’Europa anche, gli italiani persino, tutti costretti dal Covid a correre per non ritrovarsi un’altra volta impantanati. Una sola cosa non cambia mai: Guardia Sanframondi e il “Panzismo”. Da tempo larga parte dell’opinione pubblica guardiese si sente censurata ed esclusa perché vede chiudersi ogni giorno spazi di libero pensiero, vede
Dicono che sono tornati. Si muovono in branco, diffidenti, con quel qualcosa di antico che portano nel sangue, quasi ai piedi della Dormiente, nel Parco Regionale del Taburno Camposauro, vicini alle luci dei paesi o sull’altro versante ai margini dell’Appia, lì dove si narra fossero le Forche Caudine, dove ti sembra ancora di ascoltare il
Gli ultimi anni mi hanno insegnato che nella vita quasi tutto è mutevole: amici, passioni, partiti e virus. Poche sono le cose invariabili, monolitiche e imperturbabili allo scorrere del tempo; una di queste è la stupidità umana, di cui ho parlato diffusamente in passato e continuerò a fare con la solita ironia e disillusione, un’altra
Tutto ruota intorno al “silenzio” di Floriano, come se davvero questa Guardia sotto contagio fosse una scena di House of Cards. Esiste ancora? Ricomparirà? Sono queste le domande che da tempo rimbalzano sul destino della nuova amministrazione. Solo che adesso, dopo cento giorni, sono più frequenti, più vicine, meno sussurrate, come se ormai restasse solo
Allora ragazzi, sospendiamo per un attimo lo spettacolo passato e le polemiche connesse e concentriamoci sul presente, proviamo a portarci avanti col cambiamento e pensare a domani. A come ricostruire Guardia, da dove ripartire, e in che modo. Domande a cui ho qualche risposta, ma che, state certi, nessuno mai chiederà. Ma domande che bisogna
A poco più di un paio di mesi dal voto del 20 e 21 settembre, a Guardia si avverte in giro una gran voglia di conciliazione. Dopo uno scontro tranquillo tra i due contrapposti schieramenti e una concorrenza sotterranea ma vivacissima all’interno di ciascuno di essi, ora prevale il desiderio di non farsi male. Si
Peggiore della meschinità, dell’ignoranza e persino della volgarità. Chi, dovendo scegliere quale cancellare fra gli atteggiamenti umani più insopportabili, non indicherebbe l’arroganza? Leonardo Sciascia, nella sua definizione di “Arroganza”, scriveva: “Qualità intrinseca al potere; a meno che non sia esercitato da noi: cioè da coloro che dicono arrogante l’esercizio altrui del potere”. Sorella della superbia,