Se davvero – come scrivono su un sito web riconducibile al Comune “Guardia è un antica terra di percorsi” – il nostro problema non è più tanto quello di promuovere le bellezze di Guardia, quanto quello di rifare per intero il paese, allora bisogna mettere mano ad una nuova concezione e responsabilizzazione degli amministratori pubblici. Non deve essere più possibile, ad esempio, che nessuno risponda per i disastri che si combinano nella realizzazione di opere che – come nel caso di questa casa-albergo per anziani in un’area pregiata del territorio guardiese – prima vengono costruite con danaro pubblico e poi, di riffa o di raffa, si abbandonano. Con l’aggiunta di altro consumo di suolo e ulteriore degrado. La funzione pubblica non è soltanto quella di “salvaguardare la tranquillità sociale” o di far arricchire pochi e selezionati privati, ma quella di curare il territorio nell’interesse esclusivo della collettività.