Accade quando perdi di credibilità. Quando le tue trovate da farsa, risultano essere solo delle fanfaronate da saltimbanco. “…patrimonio Unesco… un concorso di idee internazionale… un parco fluviale… un circuito enogastronomico con affaccio sul fiume…”. Succede a Guardia. Accade quando per costruire verità di carta, pensi di poter nascondere con un ditino la montagna della verità di granito. Accade quando pensi di metterlo nel sacco dei cittadini con grottesche scivolate sulla parete di specchio (magari anche oliata), raccontando dei tuoi improbabili successi. Accade quando, colto con le mani in quel sacco, tenti di giustificarti come farebbe il bambino con la bocca sporca di Nutella davanti allo sportello del frigo. Accade quando ti porti appresso buffoncelli della peggior specie e ti riempi la bocca di merito e competenza. Accade quando gestisci la cosa pubblica come fosse roba tua. Accade quando ti senti più tutelato degli altri davanti alla Legge, se la legge è rappresentata da qualche amichetto tuo. Accade quando ti senti superiore a Dio e ai Santi e pensi di governarne anche la Fede. Accade quando con il tuo elisir di lunga vita pensi di comperare la gente con bagordi e carnevalate. Con le mani in pasta. Ovunque. Vedevo l’altro giorno ai bordi del centro storico di Guardia, a due passi da piazza Croce, un gatto vicino a un cumulo d’immondizia intento a giocherellare fiero con la carcassa di un topo, e mi sono detto: manca solo il cinghiale è la scena guardiese è completa, pronta per il Riconoscimento Unesco, pronta per farsi ritrarre da uno dei numerosi artisti che affollano la Guardia d’oggi. Che brutta fine da Pinocchio… La gente non ti crede più e si sparpaglia. Si allontana dal paese dei balocchi, dai lucignoli e dai pinocchi e cerca lidi più sicuri. Magari non immacolati, ma certamente meno prostituiti. Di questo decesso, ne avremo conferma già nelle prossime settimane. Intanto, recitiamo un requiem, mentre, inascoltata, Guardia si nutre di ricordi sui social e ulula il proprio De Profundis…