C’è qualcuno?

“Metà dei giovani senza lavoro”: titola oggi il Sannio Quotidiano, riprendendo i dati emergenti da un’indagine della Cisl Irpinia-Sannio. C’è qualcuno? Dopo il lamento, c’è qualcuno che ha una proposta? Un approdo. Un progetto. Una possibilità. Una idea concreta per sopravvivere a questa ondata di dolore collettivo, di una generazione che invocando il futuro non ha manco un passato? La politica sannita fertilizzata dal sangue di questa generazione non ha niente da dire? O forse (anzi, senza forse) per loro questa generazione è destinata a essere la vittima sacrificale senza sconti? Come quelli che arrivano in ritardo a una festa e si accorgono che quelli che sono arrivati prima non hanno lasciato niente al buffet, solo i rifiuti e qualche patatina stantia (o peggio ancora non solo sono arrivati in ritardo ma la festa è proprio finita).

Il Sannio non è quell’isola felice che ci viene raccontata: c’è sofferenza sociale. Alla pari di altre zone del nostro disastrato Paese è un territorio senza lavoro o con qualcosa che chiamano lavoro per carità. Quelli che ce l’hanno, contano le crepe. La nuova generazione ha studiato, ha sgobbato e se i giovani non sono già scappati oggi hanno stipendi ridicoli, compensi che il più delle volte non vengono nemmeno pagati, o pagati in ritardo, o in nero, o tutto questo insieme. Soffrono, sono arrabbiati. Schiacciati dalle ingiustizie, il tempo che passa, che consuma la paura di vivere tutta la vita così, che poi sta avvenendo, senza alcuna possibilità di uscirne, invecchiando tutti in questa sabbia immobile. Una generazione nervosa, affaticata e sola.

Quel che resta della politica sannita, una sorta di Peste Emozionale che si organizza in partito di sinistra, centro e destra, lo ha capito e soffia sulle loro ferite, non per sanarle ma per tenerle sanguinanti. Non ci vuole un genio per  capire che più i giovani soffrono, più si arrabbiano, più è possibile che li votino. Quello che non è chiaro è come ne usciamo. C’è una voce nel nostro disastrato territorio che abbia una idea sensata di dove andare? Non l’analisi, non la critica, non la protesta, non il lamento. C’è qualcuno? Non c’è nessuno… guardo questa generazione e tremo…gli abbiamo tolto passato presente e futuro e l’abbiamo resa anche incapace di reagire…

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