Le visioni sciuè sciuè di Floriano

Floriano firma la sua ultima visione e – dannato briccone! – umilia la nostra più sfrenata fantasia. Immobili comunali nel centro storico ceduti a titolo gratuito per attività turistiche-ricettive. È Floriano, dunque, o non è Floriano? Certo che è Floriano. Sono parole sue di suo medesimo se stesso: “Il Comune si augura una forte partecipazione dei giovani imprenditori guardiesi perché è una possibilità concreta per creare lavoro nel campo delle attività turistiche e perché finalmente il bellissimo Centro Storico di Guardia Sanframondi possa rinascere.” Sembra la nostra fantasia e, invece, è lui a scrivere così. Resta sempre lo stesso, Floriano. Non cambia passo e nemmanco fisionomia: stessa espressione, stesso egotismo, stessa presunzione dell’uomo che non deve chiedere mai. È l’incredibile Floriano. Lo stesso sorridente Floriano visto a lato del Presidente del Consiglio Gentiloni. Capace di guardare lontano e innovare seguendo il proprio istinto e la propria intuizione. Più di Steve Jobs, meglio di Steve Jobs: al punto che il giovane imprenditore guardiese, sentendosi snobbato, s’è subito entusiasmato e dopo essersi fatto accreditare la liquidazione di papà si è recato di corsa in Comune. E Floriano, pioniere della viticoltura di montagna, il primo guardiese a intuire la straordinaria vocazione enologica della terra farciolana, nell’attesa di provare lo space food allogeno, pur di convincere il giovane imprenditore, non solo gli ha confermato che lo ricoprirà di benefit a costo zero ma aggiungerà anche un’infinità di voucher in scadenza per il servizio di risciò piazza Castello-rione Piazza. Il pur sparagnino Floriano non bada a spese e nel pacchetto aggiunge anche una serie di panchine in finto-legno da collocare nei pressi dei nuovi locali dove far riposare le amazzoni celtiche – spietato birichino! –. Lo so! Chi disprezza compra, e a caro prezzo. Ma senza i pionieri come Floriano che hanno avuto il coraggio di realizzare i propri sogni, il sognatore che ha migliorato le nostre vite e stravolto le regole, Guardia non avrebbe conosciuto buona parte della sua bellezza. A qualsiasi ambito si guardi – dall’arte alla scienza, dall’economia all’enogastronomia, dall’agricoltura all’artiginato – se non ci fossero stati i grandi visionari come Floriano, l’umanità guardiese si sarebbe fermata e Guardia non avrebbe conosciuto buona parte della sua bellezza e del suo genio. Che importa se, secondo i dati della Cgia di Mestre, più di una impresa su due chiude nei primi cinque anni di vita. La situazione più difficile al Centro-Sud (58,5 per cento di chiusure dopo 5 anni di vita): “Troppe tasse, una burocrazia che non allenta la morsa e la cronica mancanza di liquidità sono i principali ostacoli che hanno costretto molti neoimprenditori a gettare la spugna anzitempo. È vero che molte persone, soprattutto giovani, tentano la via dell’autoimpresa senza avere alcuna esperienza e/o il know how necessario, tuttavia questa percentuale di chiusura così elevata è molto preoccupante, anche perché continua ad aumentare di anno in anno”. E che vuol dire? La storia di Guardia – passata, recente e contemporanea – è costellata di imprenditori che hanno saputo applicare la “giusta visione” al loro presente. Di che son fatti i sogni? Se non di giovani imprenditori guardiesi entusiasti. E che vuol dire se poi l’estate finirà, i Riti pure, i “turisti” si dissolveranno, e il giovane imprenditore guardiese si sveglierà ed entrerà in un incubo: e il commercialista (Floriano!!!) in persona, raccolto il suo grido di dolore, lo convincerà a ritirare le pagine di pubblicità dal Sannio Quotidiano. Ecco la visione firmata da Floriano!

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