La strada fantasma

Cari cittadini, ascoltate: se il 31 di maggio ci votate in blocco vi portiamo i servizi e asfaltiamo la strada. E forse anche i lampioni. Ci state? Sì, d’accordo: avrete una vera strada larga ben dodici metri più un metro e mezzo di marciapiede per lato a suon di soldi pubblici. Potrete addirittura concedervi il lusso di ritornare a casa senza accendere la torcia elettrica dello smartphone (forse). Non vi sembra una proposta imperdibile? Non ridete: non è uno scherzo. È quello su cui hanno dovuto davvero decidere alcuni abitanti di Guardia esattamente un anno fa. Ovvero, coloro che (sventuratamente) oggi risiedono nel tratto sterrato denominato prolungamento via Parallela. A proposito: il progetto dorme al Comune da ben 16 anni. Vi pare possibile? A ben guardare, quello che succede in questa amena estremità di Guardia è la rappresentazione plastica, quasi la foto istantanea, del sentimento di centinaia e centinaia di guardiesi che si sentono ogni giorno abbandonati e trascurati dall’amministrazione Panza: ma come? Noi lavoriamo, paghiamo le tasse, facciamo il nostro dovere e poi non abbiamo nemmeno diritto ai servizi essenziali, a qualche centimetro di asfalto, un palo della luce? Come è possibile che l’amministrazione non si renda conto che si tratta di una inaccettabile discriminazione a danno di cittadini di questo paese? Guardia va a rotoli, però l’amministrazione, chiusa nelle stanze del Municipio, suona la cornamusa e sogna New York, felice come un bebé all’ora della merenda. E avanti così, per intere giornate, non è meraviglioso? E che importa se nel frattempo il paese muore? Loro sono soddisfatti, tanto basta: hanno la pancia piena e la bocca pure. E lo raccontano con esibita soddisfazione.

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