Elogio della Commissione (2)

(…) Di una cosa sono certo, cioè che i componenti delle varie commissioni comunali di Guardia, consiglieri comunali, giovani laureati, precari e professionisti, non avranno dubbi: alle riunioni delle commissioni in municipio ci andranno spesso e per un unico motivo. Affrontare i problemi della comunità? Provare a risolverli? Rappresentare i bisogni dei cittadini? Preparare documenti importanti? Approvare misure efficaci? Ma non scherziamo. Alle riunioni delle commissioni in Municipio ci si va per “avere l’indennità”, con l’unico obiettivo di mettersi in tasca il gettone. E se poi l’ambiente, il paesaggio, il centro storico, i problemi dei concittadini rimangono irrisolti, chi se ne importa: “Io devo raggiungere un tot presenze in commissione”. Tanto è noto: “Nelle commissioni comunali non fai un tubo”, mica siamo in Sicilia, dove alcuni consiglieri comunali sono finiti sotto inchiesta per truffa, abuso d’ufficio e falso ideologico. Secondo l’accusa, infatti, le riunioni erano completamente inutili. Convocate con l’unico obiettivo di mettersi in tasca il gettone. E siccome nelle commissioni non fai nulla, non conta quello che metti all’ordine del giorno, non conta ciò che proponi o che discuti, non conta il documento da esaminare e o il provvedimento da suggerire, macché: conta solo fare atto di presenza (tanto, poi, ci ha già pensato il sindaco). Una specie di previdenza sociale, insomma. Il reddito minimo garantito del neo eletto, del neo laureato guardiese, del giovane precario. D’altra parte vorrete mica negare un reddito garantito ai giovani guardiesi? Oppure un reddito aggiuntivo ai consiglieri comunali, con tutto quello che fanno per il bene della comunità? Il gettone è un obbligo (qualcuno dice, almeno 50 euro). Anche quando in riunione ci staranno giusto il tempo di dire presente. Anche quando non si metteranno nemmeno seduti. Anche quando non si toglieranno nemmeno il casco dalla testa per scappare via in motorino. Ma di chi è la colpa? Chi è che in questi anni ha trasformato il municipio di Guardia in un bancomat? Pensateci.

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