Urge l’attualità. E l’attualità sta tutta in questa dichiarazione del sindaco Panza, passata inosservata, raccolta casualmente su Facebook mentre procedevo un centimetro alla volta, imbottigliato nel traffico assieme a una moltitudine di altri disgraziati: “Bella cosa richiamare l’attenzione nazionale su Guardia collegandola in questo momento a Gomorra. È’ una eccezionale ed intelligente azione di marketing territoriale!”. Non entro nel merito della Questione Riti, non voglio entrarci e non ci entrerò. Ma in quel momento, in quell’ingorgo esasperante il mio umore degradava pericolosamente verso il disgusto, al punto che, incrociando gli occhi con lo specchietto retrovisore ho colto, nel volto sfigurato dalla rabbia un’espressione cattiva: la mia. Un impulso di collera che gridava vendetta. Perché quanto dichiarato dal sindaco, è qualcosa che non deve darci soddisfazione, ma dovrebbe creare fastidio ad ogni cittadino guardiese. Per un motivo semplice: il rischio che questo paese l’anno prossimo, e lo si può facilmente dedurre da quelle parole, resti chiuso in un format televisivo (e non solo), è alto, e il fatto che non lo si capisca o si finga di non capirlo è allarmante. Ci sarà chi strillerà nei social, altri imprecheranno, qualcuno parlerà da solo e batterà furiosamente i pugni in aria, magari perché ghermito dal vuoto esistenziale dopo una vita consumata nella “Festa”. Se fosse possibile condensare le voci che sentiremo in quei giorni in una soltanto, rappresentativa del popolo guardiese, sono convinto che alto e forte da via Municipio alla Fontanella risuonerebbe un solo grido, nel più puro e sincero vernacolo. Invece ecco quel che vedremo. Floriano intervistato in diretta dalla Cnn mentre brinda con l’amico scozzese. Floriano ripreso via satellite dalla Cbs nel mentre tenta di spiegare i Riti e invece presenta al mondo Sannio Tattoo. Floriano che, sotto l’occhio delle telecamere di Al Jazeera, brandisce un flûte ricolmo di ottimo spumante guardiese e (con i sottotitoli in italiano) parla dei Misteri, dei Rioni, senza tralasciare i finanziamenti che ha ricevuto per il centro storico e quelli che riceverà, e annuncia che assumerà grazie al jobs act 100 giovani laureati da destinare all’ufficio stampa comunale. Floriano che gioca a tennis con gli inviati dei vari Guardian, Financial Times, Le Figaro, New York Times, La Stampa, Il Corriere, sperando di essere poi citato nei loro editoriali. Floriano inseguito h24 dalla troupe della Roberts. Floriano che inaugura per l’ottava volta la biblioteca col caschetto giallo. Floriano che riceve le delegazioni straniere sotto i quadri del De Matteis (senza Sgarbi, il quale ha fatto sapere che non verrà), ecc… ecc… ecc… Quel che appare certo è che fra i tanti selfie con cui nell’estate del 2017 Floriano ammorberà il paesaggio guardiese, si attendono con ansia quelli di Floriano a cavallo, Floriano al balcone e Floriano che trebbia il grano a torso nudo. Di queste scene-madre che inquinano (purtroppo) da anni la società guardiese all’insaputa dei guardiesi, non mancherà, per le nuove generazioni, documentazione visiva e cartacea.