Égoïste

Più li osservo e più mi fanno rabbia. Potrebbero governare Guardia e finiscono per farsi comandare pur di non unirsi e fare fronte comune. E sono così simili nei loro errori da farmi pensare che la loro più grande forza sia anche il loro più grande limite: un individualismo esasperato. Li osservo, così come osservo l’ultimo dei mantenuti di questa comunità, quello che nell’amministrazione pubblica ci campa e ci sguazza, che si interessa alla politica solo sotto elezioni, che pretende sussidi, stipendio, posto fisso, finanziamenti a fondo perduto, appalti pubblici, agevolazioni. Parassita e trasformista nato, tutto ciò che desidera la politica in questo paese: le umane debolezze, i sogni di gloria, la vanità, l’interesse, perfino l’incompetenza. È una giungla dentro la quale chi oggi ci amministra si muove da re.

égoïsmeE’ uno stato mentale. Li osservo, e osservo la coscienza critica di questa comunità. Osservo quelli che affermano di volere il cambiamento, osservo le persone libere, i produttori di ricchezza, che vuol dire darsi da fare, far bene il proprio lavoro non solo per guadagnare denaro, ma anche la stima propria e altrui, avendo la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono e di utile per se stessi e per la società in cui si vive, per il suo progresso ed il suo benessere. E ciò significa avere dignità. E ciò significa all’occorrenza arrabbiarsi, discutere. Ed è quello che li rende grandi, ma allo stesso tempo li frega. Li osservo: sono talmente abituati ad agire da soli che non sono capaci a fare squadra, non capiscono l’importanza di unirsi, di collaborare per sconfiggere il nemico comune, per riuscire ad ottenere dalla società molto più di quanto otterrebbero mai da soli. Al contrario, i mantenuti lo sanno di non essere in grado di combinare nulla da soli, non hanno né la competenza né soprattutto la voglia di fare, non sanno cosa sia la dignità del fare. Per questo si uniscono al potere del sovrano per fare massa comune. E chi oggi afferma di volere il cambiamento, malgrado sia la maggioranza, non riesce a contrapporsi ai parassiti, che come truppe cammellate corrono ai seggi per continuare a farsi mantenere. Risultato? I parassiti osservano, se la ridono, si compattano, votano e fregano i cittadini liberi per l’ennesima volta.

Che futuro potrà mai avere questa comunità? Signore e signori del cambiamento, oggi non siete orchestra ma solisti, perché anche voi dimostrate di essere un popolo da doppia fila che ha come primo pensiero quello di armeggiare per farsi togliere la multa: imparate ad essere davvero egoisti, i conti all’interno fateli dopo, i panni sporchi lavateli in famiglia al momento opportuno, fate valere le vostre ragioni dopo aver sconfitto i vostri avversari, e i vostri avversari sono esterni, hanno un nome e un cognome, non cercateli al vostro interno in una competizione per la supremazia autolesionista, fatevi valere nella squadra non contro i vostri alleati, cominciate ad unirvi ed a capire che solo l’egoismo sociale vi può portare i migliori risultati, consorziatevi, fate fronte comune contro gli attacchi dei parassiti.

Tenete a freno il vostro individualismo e governerete Guardia.

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