In enologia, la definizione e significato del termine barricato, si dice di vino invecchiato (6 mesi o 1 anno) in piccole botti, chiamate barrique, in genere di legno di rovere, ma anche di ciliegio o faggio. In questo modo il vino invecchia lentamente e subisce un processo di ossidazione che avviene tramite le fibre del legno: il vino avrà un aroma più intenso, un odore di tostato ed un gusto più equilibrato e maturo. Il legno inoltre cede al vino i tannini, che conferiscono al vino un prezioso bouquet. Culturalmente, invece, il termine barricata, deriva dall’uso delle barriques, riempite con terra o detriti, per creare barriere di strada durante la Rivoluzione francese. Ecco! A Guardia siamo già oltre la storia: perché è esattamente questa la strategia adottata dall’amministrazione Panza per difendere la Bastiglia municipale dai nuovi Giacobini. Barricarsi!
Mi spiego. Da qualche settimana è più facile ottenere un colloquio con il presidente Mattarella che con il sindaco Panza. Gli uffici di sindaco e assessori sono off-limits. Qualcuno dice che è per i fatti di Bruxelles, qualcun altro, probabilmente, per quelli di San Lorenzo Maggiore. I cellulari (nel senso di telefonino) tacciono. Quel che è certo è che come mamma Ebe, sindaco e assessori ricevono solo per appuntamento (un paio d’ore a settimana – non di più – e soltanto dopo aver avuto l’ok dal metal-detector): e solo dopo conferma telefonica dell’impiegato di fiducia. Allora mi chiedo. Cosa deve fare il cittadino per evidenziare un problema al proprio sindaco? Raggiungerlo a Conegliano? A proposito di Conegliano, osservando la foto in testa all’articolo (uno scatto da consegnare ai posteri), se non fosse tutto mediamente tragico, ci sarebbe da ridere – tanto – per poi dirgli: “O Floriano, smetti di fare il “gggiovane” e torna a casa, dai, che qua ci divertiamo anche senza di te”. Ecco: senza dimenticare il rispetto, qualche amico, prima o poi, glielo dica. Per il bene di Floriano, ma più che altro di Guardia.
P.S. Complimenti a chi ha pubblicato la foto, gliene sono grato. Oggi l’immagine è tutto, anche perché spesso c’è solo quella.