Che succede? Nel porto delle nebbie della Casa Comunale di Guardia? È dal 26 gennaio che la comunicazione “istituzionale” non ci regala il solito articolo da “Istituto Luce”, a cavallo tra il Marchese del Grillo e un rapporto senza orgasmo: articoli che, per alcuni, invece, sembrano necrologi.
Che succede? Le cronache, burloni da bar (evidentemente), narrano di un febbrile via vai lungo i corridoi del Comune. Riunioni concitate. Porte sbattute. Visite non preventivate. Nervosismo. Qualcuno, sottovoce, palesa addirittura l’imminente ritorno di una nota trasmissione satirica… Altri si spingono ben oltre.
Che succede? Che in questa comunità stia per aprirsi uno squarcio di visibilità? La boria, l’ arroganza, la supponenza, il mancato rispetto nei confronti dell’istituzione, della trasparenza amministrativa (ma l’elenco di bassezze messe in mostra da questa amministrazione sarebbe lungo) alla fine ha indignato? Qualcuno è in procinto di alzare il tappeto? Forse, questa volta, verrà tolta la plastica dal divano? Avete presente quella sottile patina triste, brutale ed impolverata che ogni zia tirchia, nonna o genitrice, teneva sui divani per proteggerli dall’incombente usura del tempo e del deretano? Quel palliativo vecchio, muffoso e stantio che ricopriva l’elegante sofà, lo soffocava e che, di certo, non lo proteggeva dal tempo che passa, dalla fine dei suoi giorni?
La speranza divampa.