Giuro che non vorrei più scrivere dell’idolo guardiese, non vorrei più leggere articoli riempiti d’aria fritta e di arroganza, interviste immolate all’ovvio. Proprio no: farei volentieri a meno, davvero, di continuare a insistere sull’Ucnr (l’Uomo che non risponde), da sempre in bilico tra il proprio ego e le riverenze degli amici. Soltanto che oggi proprio devo tornare sul tema, a causa del dialogo che l’Ucnr ha avuto ieri con il “Mattino”, e che per una volta mi ha sedotto dalla testa ai piedi.
Che meraviglia di spasso!
Che profondo piacere – lo devo riconoscere – mi ha procurato leggere cotanti pensieri.
Come quando, subito in partenza di articolo, l’Ucnr, l’uomo che mangia da anni pane e volpe, sollecitato da una petizione dei cittadini e da un’imminente interrogazione della minoranza sulla presenza eccessiva di calcare nell’acqua potabile, dichiara di aver immediatamente messo al corrente del problema l’Alto Calore per i relativi controlli. Che tempismo! Ma dove abita? Tutto trasparente, tutto limpido, quindi. Solo una domanda: ma l’Ucnr è o non è un componente del Collegio Sindacale proprio dell’Alto Calore?
“L’Alto Calore ci spieghi i motivi per il troppo calcare”, tuona a quattro colonne il nostro idolo. “I valori rientrano nei parametri… E noi nutriamo piena fiducia nel Consorzio, ciononostante intendiamo effettuare ulteriori controlli da altri laboratori, mica siamo la Volkswagen”, aggiunge. È vero! Noi non siamo come quei furbacchioni dei tedeschi, che hanno ingannato gli americani col loro software tarrocato. Ma detta così, una cretinata come quella delle emissioni della Volkswagen presuppone un impegno di intelligenza – è il caso di dire – fuori dal comune. Un’interpretazione del principe del conformismo clanico guardiese, da conservare per propria cultura personale.
E quando la giornalista (!!!) giustamente lo incalza (!!!), dicendo che i cittadini invece affermano il contrario, cioè che la presenza eccessiva di calcare si protrae da anni e che gli elettrodomestici, le caldaie, le tubature, proprio per questo motivo sono soggetti a guasti, la risposta del nostro idolo spiazza e sollazza assieme: “Ma come?”, decalcando (da calcare) l’eccentrico verbo dell’Ucnr, “vi lamentate per un filo di bianchetto nella pentola, sulle guarnizioni della lavatrice e non apprezzate il fatto che Guardia fortunatamente è una delle poche cittadine a non essere stata oggetto dell’interruzione del servizio idrico così come sta avvenendo in comuni limitrofi?”.
Come direbbe un noto giornalista (e come spero comincino a dire anche i guardiesi): Rambo, salvaci tu.