Le cronache locali del Giornale Unico Panziano, ops!, “Il Mattino”, ci informano che è stato approvato il Bilancio consuntivo 2014 del Comune di Guardia. Ebbene, attraverso una serie di virtuosismi filologici, l’amministrazione Panza, pur non avendo evidentemente ottemperato a tale obbligo di legge nei termini stabiliti (doveva essere approvato, ricordiamolo, entro il 31 maggio scorso), e non tenendo minimamente conto del richiamo prefettizio, ci informa, per il tramite del neo-Assessore al Bilancio, di aver operato nella norma e che addirittura c’è un avanzo di fondi tra vincolati e non vincolati di ben 300,000 euro. Già mi immagino i salti di gioia e lo sfregamento di mani dell’organizzatore di eventi di fiducia del nostro sindaco supremo Floriano Panza.
Bene, l’avanzo di Bilancio. Male, invece, l’arroganza e lo spregio delle istituzioni dell’amministrazione Panza. Ricordo solo che la scadenza è di particolare importanza posto che il Bilancio consuntivo, con tutti i suoi allegati, misura ciò che si è fatto nel corso di un anno e, nel contempo, descrive come i piani e i programmi, in tutti i loro aspetti, si sono realizzati, con i risultati ottenuti e i costi sostenuti. Attraverso la rendicontazione, in particolare, l’ente locale può determinare il grado di operatività e di efficienza raggiunti con la gestione e, altresì, il rapporto corrente fra le utilità prodotte ed il sacrificio imposto al cittadino guardiese-contribuente, da cui provengono in prevalenza le risorse consumate.
A questo punto però un paio di domande, da semplice cittadino di questa comunità, sorgono spontanee. Perché non si è rispettata la scadenza naturale del 31 maggio? Tra l’altro è bastata una ricerca su internet per accorgersi che Guardia è tra i pochi enti locali in Italia, in procinto di tornare al voto per il rinnovo dell’amministrazione, a non rispettare i termini del 31 maggio (per correttezza e per essere esatti in questa speciale classifica (!!!) figurano, oltre al comune di Telese Terme citato dal sindaco in Consiglio comunale, anche i comuni di Manfredonia, Chieti e un altro di cui non ricordo il nome). Ma al di là della retorica di facciata, dubbi comunicati stampa e ambigue dichiarazioni rese in consiglio comunale, perché non si dicono quali sono le reali motivazioni affinché non si è ottemperato a tale obbligo nei termini stabiliti dalla legge? È inutile girarci intorno e tediare ulteriormente chi legge, è evidente, diciamolo chiaramente: quanto contenuto nel Bilancio (cioè, il nulla assoluto, e qualche manovrina, probabilmente, non proprio limpida) avrebbe compromesso la campagna elettorale del signor sindaco supremo. Ad ogni modo, non voglio rubare il mestiere alla minoranza consiliare, che tra l’altro svolge in maniera egregia, lasciamo alle istituzioni il compito di seguire l’intera vicenda e intraprendere tutti i passi necessari e torniamo per un attimo al “tesoretto” avanzato dal Bilancio. Togliendo 1,500 euro destinati alla piazzola della Caianello-Benevento e quelli necessari per accrescere l’ego del nostro sindaco supremo, come verranno utilizzati quei fondi?
Lascio a chi legge indicare soluzioni, nel frattempo, se il sindaco supremo Floriano Panza mi invitasse domani a prendere un caffè con lui ci andrei per dirgli come utilizzerei io il piccolo “tesoretto”. Accetterei l’invito (non declino quasi mai gli inviti e non evito il confronto) anche se sono sicuro che servirebbe a poco. Ma ciò non toglie, che sono molto curioso di sapere invece come ha intenzione di impiegare lui quella “riserva utile per il futuro”.