Ma che male ha fatto Guardia per avere Floriano Panza sindaco fino al 2020? Sicuramente qualcosa di grave e pesante dobbiamo aver fatto noi che a Guardia viviamo, magari in un’altra vita passata o nella prossima o proprio in questa, comunque qualcosa che neanche un paio di riconoscimenti Unesco sono però in grado di cancellare. Quel che è certo è che siamo in tanti ad essere innamorati, di Guardia. Proprio per questo, però, è insopportabile viverci facendo i conti quotidianamente con un degrado che può apparire “pittoresco” solo a un turista distratto. Sia chiaro, attribuire la colpa di questa sciatteria ammorbante al bis-sindaco sarebbe (in parte, e solo in parte) ingiusto. E così scaricare ogni colpa sui suoi predecessori. Non c’è un solo colpevole assoluto da additare all’ira della plebe guardiese. La colpa di tanta incuria sta sul groppo di tanti. Tuttavia, non è solo questione di decoro. Che pure è centrale per rispetto di chi ci vive e di chi viene in visita a Guardia. Guardia è una comunità non amministrata dove tutti, proprio tutti, i servizi pubblici sono pessimi o assenti. Le erbacce divorano i marciapiedi. L’incuria del verde pubblico e anche del grigio pubblico, a Guardia la manutenzione è sparita: il fascino del cadente. Grovigli di sterpi, che crescono fuori controllo andando a intaccare le strutture recenti e peggio ancora il patrimonio storico. Guardia è sporca, clamorosamente sporca. È inaccettabile anche che un Paese che aspira ad essere investito del riconoscimento Unesco abbia una rete viaria così scalcagnata. Le strade, le buche: pessime e abbondanti. Le strade poderali, per fare un esempio, sono in condizioni così indecenti che una casa automobilistica le può utilizzare per collaudare, tra buche e montagnole e canaloni e spuntoni omicidi, la resistenza delle sospensioni: se superano l’esame, possono affrontare qualunque percorso. Guardia è spoglia, decisamente spoglia di regole di convivenza. Regole che nessuno ricorda più, regole che nessuno fa rispettare da così tanto tempo che la gente le regole di convivenza le apprezza come si apprezzano le favole… chiacchiere. Guardia è il teatro grottesco del suo neo Consiglio Comunale dove personaggi (neo eletti) di maggioranza che in un circo farebbero al massimo i vice pagliacci giocano a fare i tribuni del popolo senza neanche averne il consenso. Guardia è questo e tante altre urbane e inurbane schifezze. Guardia è questo, vivere a Guardia è questo.
C’è dell’incoscienza evidente in questo modo di amministrare una comunità. Un’incoscienza in un certo qual modo perfino candida, perfino ingenua. Il bis-sindaco sembra, anzi è, incosciente, letteralmente non cosciente e consapevole di cosa è Guardia sotto la sua amministrazione. E qui l’incoscienza, l’inconsapevolezza del bis-sindaco, qui, a fronte della realtà di Guardia, diventa arroganza. L’arroganza perfino molesta di chi nemmeno profferisce uno scusate, non è colpa mia. L’arroganza molesta di chi vuole continuare, continuare per altri cinque anni, a presiedere lo sfascio civile e la decomposizione urbana della nostra comunità. E te lo viene pure a dire in faccia, sfidando ogni civile pazienza. Incoscienza arrogante.
Un pessimo bis-sindaco, consumato, anzi arso dall’incoscienza arrogante, dall’inconsapevolezza presuntuosa. Onesto? Certo! Come dicono dalle nostre parti, fatelo essere pure disonesto…