Caro ex-amico, ho altro da fare che prolungare una polemica arida e inutile, e per questo non solleciterò la tua memoria elefantiaca in merito a ruoli, dichiarazioni, promesse e giuramenti… ti rammento solo il colloquio dell’ottobre 2014 nel quale, davanti a una pizza integrale, si è si ragionato di ruoli e impegni in vista delle imminenti amministrative, ma soprattutto delle mancanze dell’amministrazione Panza e dove, ricordo a me stesso, spergiuravi di non volerti ricandidare e che avresti appoggiato senza se e senza ma uno dei presenti a quel tavolo. Ma andiamo oltre. Cosa ti aspettavi? Un tappeto rosso? Una statua commemorativa? Passando con Floriano Panza, hai deluso, hai tradito un’intera generazione di cittadini guardiesi che riponevano nella tua persona una speranza di cambiamento per questa comunità di “zappatori”. Zappatori che, diciamocelo, dopo la tua ultima dimostrazione di “coerenza”, neanche sotto tortura voteranno la lista Panza che ti “vanti” di sostenere (da qui il tuo nervosismo?). Comunque di una cosa sono certo: e cioè che da oggi in poi il tuo “nuovo” alleato, Floriano Panza, non sarà più un ostacolo alla tua carriera, così come ha fatto per trent’anni (almeno a sentire la tua narrazione).
Ancora un paio di cose. In merito ai miei rapporti di comparaggio, visto il tuo nuovo ruolo di segretario privilegiato dell’attuale sindaco, mi appare perlomeno strano che ancora non ti abbia messo al corrente dei motivi della mia, come la chiami tu, acrimonia nei suoi confronti. Ti autorizzo pertanto a metterlo al corrente e già che ci sei, salutamelo! Infine, mi chiedi quale è stata la mia reazione alla vittoria di Panza nel 2010? Dovresti dirmelo tu! Quel che è certo è che io non ho brindato, né prima né dopo. E poi, come tu ben sai, entrando nel seggio elettorale devi consegnare la scheda elettorale per la timbratura: e nella mia scheda, guarda caso, manca proprio il timbro del 2010. Vorrà significare qualcosa? Ancora una curiosità, l’ultima: ma tu nel 2010 hai brindato a spumante o champagne?
A non risentirci, caro ex-amico. E non ti preoccupare di spegnere la luce… la spengo io. Anzi, tolgo la lampadina.