Per dirla con Luigi Pirandello (e Buttafuoco), Come la Signora Morli, una e due, a Guardia, Floriano Panza, neo-alfiere della ricorrente utopia bucolico-ascetica dei vip italici, profeta del nostro tempo, che con il territorio ha solo rapporti teorico-mediatici (vedi Unesco) – sindaco uscente di Guardia Sanframondi, già sindaco qualche decennio addietro, più volte assessore comunale, già presidente-manager dello scomparso Ospedale S. Maria delle Grazie di Cerreto Sannita, già presidente della Provincia di Benevento, già presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, esponente provinciale storico della Dc e oggi del Partito Democratico, e altro… molto altro –, simile a Enrico IV, senza il Piacere dell’onestà e col Berretto a sonagli della follia, ha deciso di riproporsi ex novo alla guida della comunità guardiese. Non è una cosa seria. E se Uno, nessuno e centomila sono le variabili della politica di questa comunità, nella terra del Caos, mi chiedo e chiedo, chi, senza Giuoco delle parti, non Recitando a soggetto, Non si sa come ma, il 31 di maggio può impedire il verificarsi di tale cupa eventualità? Io la risposta la conosco. Così è se vi pare.