Fate una carrellata rapida sui giornali locali, sui siti web degli ultimi quattro anni. Rileggetevi i titoli, le interviste, i resoconti a cui ci ha abituato a Guardia Sanframondi il sindaco Panza. A pomposi annunci di traguardi, di risultati raggiunti, PUC unitari, impercettibili manifestazioni a carico della collettività (a proposito: qualcuno ha notizia di Falanghina focus?), milioni di euro in finanziamenti (stando però bene attenti a non citare mai la Regione “matrigna”), ecc…, la vulgata, la narrazione è molto semplice: distrazione. Deviare l’attenzione dei cittadini guardiesi dai problemi importanti, dagli interessi “veri”, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. Supercazzole, appunto. Supercazzole (ma questa è una mia opinione, in quanto ritengo assurda tale proposta) come quella della proposta di candidatura del paesaggio vitivinicolo della nostra valle a patrimonio dell’umanità. Candidatura, a detta del nostro “Sindaco dell’anno”, che però potrebbe essere in discussione (ma va?) a causa delle pale eoliche che dovrebbero venire posizionate sulle pendici meridionali del massiccio del Matese (strano, ma in tutti questi anni il Sindaco dov’era? E il degrado del territorio, la contaminazione del paesaggio, le cattedrali nel deserto che devastano il nostro ambiente, ecc…, queste, mi chiedo, non rientrano in un’eventuale valutazione?).
Premesso che nessuno vuole simili mostri sopra le nostre teste, ne tantomeno vivere in un paesaggio sempre più somigliante al Texas, siamo sicuri che le intenzioni, il dinamismo frenetico degli ultimi giorni del sindaco Panza, palesate nell’intervista apparsa giovedì scorso sul Sannio Quotidiano, seppur nella sostanza nobili e lodevoli quando afferma che “il nostro territorio va tutelato, amato e difeso da contaminazioni, perché solo così si può avere una chance per la candidatura Unesco”, siano dettate unicamente dall’amore per l’ambiente e dalle preoccupazioni per l’agroalimentare di qualità del nostro territorio? Ho i miei dubbi! Sapendo, peraltro, che, soltanto nel Giugno 2011, il primo cittadino riteneva le energie alternative “interessanti” e si diceva disponibile a valutare tali impianti. Ho i miei dubbi, anche perché due o tre pale, in base al decreto dirigenziale della Regione Campania del 2013, relativo (tra l’altro) dell’autorizzazione a favore della società Eolica San Lupo s.r.l. per la costruzione e l’esercizio di un impianto per la produzione di energia eolica, in quel di San Lupo, e che l’avvio della procedura per il prestigioso riconoscimento molto probabilmente bloccherà nei fatti, andranno posizionate a due passi da un noto Buen Retiro di montagna. Ma va bene lo stesso… dopotutto, ogni iniziativa utile ad impedire lo scempio del nostro territorio è ben accetta. Comunque sono certo ne riparleremo. Nel frattempo invito il nostro Sindaco a scendere dalla nuvola: metta da parte il suo ego ipertrofico, e per i mesi di mandato che mancano si metta d’accordo con la realtà guardiese. I suoi concittadini chiedono più buche riparate e meno velleità artistiche; più trasparenza e meno sublimazione del sogno radical chic; più marciapiedi e meno esposizione mediatica. Altro che Unesco.
Concludo con una considerazione. L’avversario alle amministrative del prossimo anno – che è il sindaco Floriano Panza e la sua “Corte dei Miracoli”, anche se qualcuno sembra averlo dimenticato – ha avuto vita facile e continua a dilagare grazie proprio alle supercazzole.
Già si è perso troppo tempo.