L’endemica ritrosia ad affrontare l’argomento “trasparenza” che dimostra di avere l’amministrazione comunale di Guardia Sanframondi (da chi scrive stimolata sull’argomento), marca in modo significativo la diversa concezione tra chi crede che la politica debba essere necessariamente svolta “alla luce del sole” facilitando chiunque alla comprensione degli atti amministrativi, e chi invece si rifugia in banali quanto incomprensibili scuse o silenzi per non dare riscontri e visibilità del proprio operato. E ciò sancisce in modo perentorio e imbarazzante la distanza tra quest’amministrazione e la voglia di partecipazione/conoscenza dei cittadini. (In sintesi – per chi è interessato al dettaglio, può leggere le mie note precedenti -, ho semplicemente richiesto delucidazioni in merito alla parziale o mancata pubblicazione sul sito istituzionale di tutti quegli atti resi obbligatori dal Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e la non applicazione di quanto disposto per legge dall’art. 32 legge 69/2009).
Chiaramente come cittadino e non giurista lascio ai tanti “legulei” di questa comunità l’interpretazione di quanto sopra. E cioè, se questa amministrazione, sul tema della trasparenza amministrativa, opera in ottemperanza con leggi e normative. Quello che però vorrei fosse chiaro è che la mia non è una lotta personale verso l’amministrazione comunale di Guardia Sanframondi (che ha la “sfortuna” di avermi come residente). E naturalmente so bene, che se la mia azione non sarà supportata da quanti come me cercano instancabilmente trasparenza e legalità, purtroppo non si andrà troppo lontani. Ma tant’è, e considerato che come ci è stato insegnato fin da bambini “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”, ho deciso di rivolgermi direttamente al Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione (ovvero l’ispettorato per la funzione pubblica, la commissione CIVIT e la Bussola della Trasparenza, rigorosamente via PEC), per segnalare il caso, e stabilire se anche il Comune di Guardia Sanframondi risponde alle leggi dello stato, o al contrario ne sia esentato per imprecisati e a me sconosciuti motivi.
(A presto)