Da qualche settimana invito gli inquilini dello stabile in via Municipio 1, ad esprimersi in merito all’argomento della trasmissione su Internet delle sedute del Consiglio Comunale. Lo chiedo, ma non intendono e non rispondono. C’è poco da fare, d’altra parte essere educati, spesso, significa semplicemente prestare attenzione agli altri. E se si vuole essere rispettati dagli altri, bisogna rispettare gli altri. Ma perché meravigliarsi o scandalizzarci? Siamo guardiesi, non anglosassoni (perlomeno, non ancora). Siamo impregnati di filosofia diversa, che fa parte del nostro Dna. Viviamo con l’ipocrisia.
Che altro aggiungere? Nulla! Se non che è giunta l’ora di recuperare la lucidità perduta e fare mie le parole di Fernando Pessoa, che scriveva, nel Il libro dell’inquietudine: “Avendo visto con quale lucidità e coerenza logica certi pazzi giustificano a se stessi e agli altri le loro idee deliranti, ho perduto per sempre la sicura certezza della lucidità della mia lucidità”. Nulla! Se non che prendere atto che si è raggiunto l’extra time, si è superata la fase nella quale era doveroso attendere.
È giunta ora che si dipinga un altro quadro. È ora di uscire da ambiguità e schizofrenie ormai intollerabili e rimboccarsi le maniche della camicia di forza.
Il 2010 è superato, dalla storia e dai fatti. Oggi è possibile fare di più e di meglio. Una maratona fino al 2015 per fondare il nuovo o finire nel nulla.
La redenzione può e deve cominciare.