Ribadirò l’ennesima banalità. Se a Guardia continuiamo ad eleggere sempre gli stessi soggetti e tutti gli altri di un elenco che solo a scorrerlo fa accapponare la pelle, non potrà che succedere quello che è sotto gli occhi di tutti. E dovremmo anche smetterla col benaltrismo, del tanto uno vale l’altro. Che gli altri non siano né siano stati mai il nirvana è noto a tutti noi, ma dovremmo restare sul pezzo perché fare confronti per cercare attenuanti non cambia le cose né tantomeno le migliora visto che quelli che abbiamo adesso al Comune (maggioranza e opposizione che sia) sono comunque inarrivabili, il punto più basso raggiunto dalla nostra disgraziata comunità, a un passo dal baratro. E non va certamente meglio nel nostro territorio, se in un decennio, ad esempio, e solo per quel che concerne la sanità, vengono chiusi gli ospedali, tagliati i posti letto, mentre la popolazione anziana aumenta, senza che si sia nel frattempo trovato strutture sanitarie alternative ai pronto soccorso ed ai reparti di degenza ospedaliera! E non ci vogliono certamente gli esperti per fare questa semplice previsione! E tutto nell’assoluto silenzio e complicità dei politici locali e provinciali, di cittadini, sindacati, associazioni, amministratori locali, perché è comodo chiacchierare sui social, ma in piazza a protestare ci si va in pochi! E siccome chi tace acconsente, alla fine il barile diventa una bomba fra le chiappe anche dei cittadini guardiesi… purtroppo dei pazienti, senza considerare che la condizione di paziente, prima o poi arriva per tutti! Previsione banale, direi idiotamente scontata! Tuttavia non facciamoci prendere dall’ottimismo, i nostri attuali amministratori hanno i Riti Settennali in arrivo ed enormi margini di peggioramento e grandi ruspe per scavare più in basso. E ancora, non sperate che fra un paio d’anni chi li ha votati cambi idea, non pretendete da loro ragionamenti anche di solo buon senso, perché non succederà, nessun guardiese li farà. Chi li ha votati li voterà di nuovo perché certi fenomeni rappresentano proprio quello che vogliono. Perché hanno le famiglie “allargate”, perché hanno avuto decenni per “seminare”, perché non vedevano l’ora di trasformare questo paese in un paese al contrario senza rendersi nemmeno conto che al contrario sono proprio loro, lontani anni luce dalla realtà e intenti solo a rimirarsi nello stagno del loro egoismo. Perché di Guardia e dei suoi giovani che se ne vanno se ne sbattono le palle tanto loro stanno bene. Giovani che se ne vanno in cerca di opportunità, di affermazione professionale, il cui ritorno a casa è sempre più improbabile. Mentre i “loro” giovani invece una volta laureati possono contare sulla politica, su una solida rete di accoglienza. Con la conseguenza che il contesto economico guardiese sarà sempre più povero e il contesto sociale vedrà la prevalenza di giovani professionisti che sono stati aiutati nel ritorno da condizioni e percorsi familistici. E così anche la selezione politica e quella per la scelta dei pubblici amministratori di questo paese sarà condizionata sempre più da questo fenomeno e gli incarichi saranno appannaggio dei figli di…

Guardia è un paese diviso e a una delle parti che la qualità della vita possa essere più giusta e migliore di quella che abbiamo oggi non gliene frega proprio niente: sta bene così. Purtroppo però loro hanno il potere di amministrare e decidere mentre noi, bombardati dalle nostre stesse seghe mentali, facciamo gli schifiltosi su Facebook, mettiamo i distinguo… non ci vogliamo immischiare.

E invece no! Bisogna che ci sia chiaro che l’unica possibilità di far uscire Guardia da questo pantano è quella delle schede elettorali quando ne avremo la possibilità. Non c’è un’altra strada. Le chiacchiere, le intenzioni, i buoni propositi, la certezza di essere nel giusto non servono a niente.

La ragione non ha mai vinto sulla forza.