Guardia Sanframondi: “L’avversario (o gli avversari) di Floriano”

Dopo oltre due mesi messi agli arresti domiciliari da una ghenga di politici, con leggi e disposizioni stravaganti e vessatorie, l’ora d’aria. L’atmosfera di questa fase2 è ancora quella della ricreazione controllata. Un regime di contenimento psichico più che di profilassi sanitaria. A Guardia Sanframondi la fase3 sarà ancora così ma con un’aggiunta: l’alzabandiera innanzi al ritratto di Floriano Panza. Molti scrivono sui social per complimentarsi con l’amministrazione Panza, altri (pochi) per criticarla. Sulle panchine virtuali ogni tanto riciccia una parola in disuso: elezioni. Andremo a votare, prima o poi. Qualcuno di voi mi chiede di intervenire sull’ennesimo, ciclico dibattito sulla sfida al panzismo di ritorno che qualcuno dalle parti del Condotto si appresta per l’ennesima volta a lanciare, allo scopo non dichiarato di separare, rimpicciolire, rendere il dibattito pubblico un giocattolino portatile, nell’anticamera sua. Non mi interessa. Da quel che voi mi segnalate e citate, e che leggo, non è cambiato poi molto rispetto alle precedenti tornate elettorali. L’unica certezza è che anche stavolta l’alternativa a Floriano (e ripiego) non deve essere né credibile né avere il riconoscimento degli elettori guardiesi ma il passaporto rilasciato da Floriano stesso. Bisogna avere uno dei seguenti requisiti: essere morti. Essere perdenti, minoritari, subalterni. Essere avversari sì ma comunque allineati al politicamente corretto. Essere antagonisti ma innocui, essere come lui, farfalleggianti, evanescenti, con la politica ridotta a tic, sfizio, civetteria, ben lontani da idee, visioni, principi, coerenze e temi, civili e culturali. Una alternativa sbarazzina o archeologica, comunque innocua e magari compiacente. Detto ciò, l’unico consiglio che mi sento di dare al prescelto/i è di non nutrire aspettative. Dedicarsi alla politica in questo paese è tempo perso, sublimate l’impulso in attività più proficue. Lo dico con dolore perché ho passioni politiche, temperamento polemico, vis ideale (o virus ideologico se preferite). Lo dico sottovoce perché già qualcuno comincia ad accusarmi di predicare bene ma di razzolare male. Per queste ragioni non mi interessa parlarne, non mi interessa un benamato tubo del dibattito su chi sarà l’avversario (o gli avversari) di Floriano o chi per lui. E di prenderne parte, non mi interessano i dibattenti. Giocateci voi con Floriano. Non ho più tempo né voglia, né mente né cuore e tantomeno uno scopo per questi giochini. Mi basta continuare a narrare la miseria del presente di una comunità moralmente decaduta e oggi ottenebrata dal culto della personalità di Floriano.

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