Qual è il bene dell’Italia?

Ma qual è il bene dell’Italia e degli italiani in questo preciso momento? Proviamo a toglierci ogni benda, ogni distintivo e a guardare direttamente in faccia alla realtà. Secondo voi è un bene sostenere questo governo fino alla scadenza naturale o è meglio che lo facciano saltare? Che si faccia questa o quella legge elettorale e si vada al voto subito? O meglio: è un bene sostenere Gentiloni o è meglio contrapporsi a lui? E con che maggioranza? E i vitalizi dei parlamentari? E ancora: è un bene seppellire i partiti e delegare ai leader, all’uomo solo al comando, o è meglio rianimarli e ripristinare gli antagonismi? Quel che è certo è che non siamo più in grado di distinguere e capire dove vigono solo gli interessi personali e dove invece si nasconde uno straccio di interesse collettivo. E anche ammesso che qualcuno abbia un po’ a cuore le sorti di questo Paese e degli italiani, a interpretare i sondaggisti, non ha poi i numeri gli uomini e le capacità per fare qualcosa di buono. Se dovessi fotografare lo stato d’animo degli italiani direi che non si fidano più di nessuno. Secondo alcuni, perfino l’ultima spiaggia del Movimento Cinque Stelle è passata di moda. Oggi, gli italiani possono temporaneamente preferire una soluzione a un’altra, una ideologia a un altra, una faccia a un’altra, ma hanno smesso di appartenere e sostenere. Si profila il nulla da tutte le parti, sparisce perfino il male minore, tutte le strade sono vicoli ciechi… Allora non resta che giudicare dagli effetti: la sovranità popolare è sospesa, fate i vostri giochi e noi giudicheremo gli esiti per l’Italia e gli italiani.