Certo che sarebbe bello un parto extrauterino per il Comune di Guardia. Non un Sindaco partorito dal ventre stanco della pseudo-politica paesana ma una personalità venuta fuori dalla cultura, dall’arte, dalla società civile. Sarebbe anche più coerente con un paese anomalo e speciale come Guardia che dà il meglio di sé in quei campi e tra quelle svettanti solitudini, piuttosto che nella burocrazia, nelle clientele e nella mala-politica. Però quando sento sempre gli stessi nomi s’incrina la mia convinzione. Ripescare per esempio tra coloro che sono alla ribalta da decenni, tutti pendenti a un solo lato, significa fare già una scelta di campo; coloro che in passato hanno ricoperto funzioni e incarichi amministrativi non sembrano adatti al ruolo (e sarebbe un caso acuto di masochismo). Ancor peggio sarebbe un intellettuale settario e un po’ conservatore. Il Comune di Guardia non è il risarcimento per un Nobel mancato, una specie di Nobel de’ noantri alla carriera. Un consenso più esteso, anche nel versante giovanile, potrebbe riscuotere una donna, che di amor patrio e di attitudine a dirigere se ne intende. Una donna, culturalmente svincolata, che non abbia altro pseudo-politico al di sopra di sé, nessuno che manovri sulla sua testa, priva di truppe, e priva d’uso politico. Però sarebbe bello, e poi piuttosto che un Floriano Panza…