Dai, su, spogliati Guardia, e indossa l’abito della festa. Sei più presentabile così, non più sporca e fetente. Le strade senza buche, sgombre di monnezza, casino e incuria. Arriva Natale e sulle luminarie non si bada a spese non si usano lampadine usurate come addobbi natalizi. Altro che crescita felice, con le inaugurazioni di Floriano a Guardia siamo alla crescita superfelice. Siamo alle olimpiadi della inaugurazione felice. Per non dire delle antiche stradine del centro storico. Acciottolato batte i criticoni per ko. È la rivolta dell’acciottolato locale, dove ogni pietruzza non se ne va più per conto suo, pavimento finalmente connesso, smagliature del tessuto urbano e fessure sempre più strette. Non vi dico dei palazzi signorili appena ristrutturati. La fantasia al potere. Gli ospiti americani scendono in avanscoperta e poi wazzappano a Floriano: quando si inaugura via Dietro gli Orti? Intanto che faccio? Posso chiamare l’appaltatore? Tra poco in questo paese ci sarà il social-scommesse, col racket di appaltatori. Grazie a Floriano anche il referendum a Guardia è liberista: “Immischiarsi adesso nel dibattito brutale del Referendum non converrebbe. Tuttavia per l’incarico che i cittadini mi hanno affidato sento il dovere di esprimermi, anticipando il Mio voto per il SI. Non entro nel merito specifico, voto SI perché lo ritengo più rivolto al cambiamento di una situazione stagnante ed adatto ad abbattere la rendita di posizione di tanti politici e burocrati che frenano l’azione dei privati cittadini e dei pubblici amministratori “. Votantonio, votantonio. Anche la monnezza non ha regole, è selvaggia. Tutti quei cumuli fuori del centro abitato e a ridosso dei cancelli che sbarrano l’”altro” centro storico, è festa per i topi, come non succede più neanche a Calcutta. Che dice il caro leader in municipio, Floriano Ratti? Io non ce l’ho con lui, quello che so e che non ci sono più quelli che vogliono metterlo in cattiva luce, i vecchi marpioni della politica guardiese, i stanziali del municipio, gli affaristi e tutti i contornati che hanno campato alle spalle del Comune: gli stessi che ora temono solo chi ne parla male. Fanno di tutto per mettergli il bastone tra le ruote, anche se dubito delle spedizioni punitive su Facebook. Oggi grazie a Floriano e alle sue inaugurazioni Guardia ha il suo quarto d’ora di regalità: tipo farsi la barba dal barbiere o il cappuccino al bar, con tanta schiuma. Con le inaugurazioni di Floriano più fritture di pesce per tutti (e non è nemmeno necessario affrontare il viaggio fino ad Agropoli). Grazie a lui tra non molto Guardia avrà di nuovo lo stemma di famiglia: l’antenna parabolica sul terrazzino. La trasgressione notturna: l’amaro dopo mezzanotte quando gli altri dormono (tocco d’intenditore: per me grappa barricata). Avrà finalmente un futuro ambizioso: arrivare a fine mese. E grazie alle inaugurazioni prima di Natale i guardiesi deterranno anche il record senile: sesso due volte di seguito, una il 31 dicembre e l’altra già il primo gennaio. Ma grazie a Floriano Guardia deterrà molti altri record, tra cui l’adozione a distanza: sorvegliare la propria auto dal balcone. Il senso del decoro: non facciamoci riconoscere. La speranza: un parente assessore per avere il parcheggio riservato a lato del Comune. La falsa gioia: mi ha fatto piacere vederti. La falsa promessa: teniamoci in contatto, vediamoci una sera. L’insulto travestito da complimento: ti trovo sempre uguale. Avete capito? Per governare questa Comunità ci vuole Floriano, non ci vuole gente adatta, non ci vuole un piano di bonifica integrale per risanarla, non ci vuole un Giubileo straordinario dell’acciottolato. Guardia te absolvo ma… come dicono a Roma, datte ‘na regolata prima che sia troppo tardi.