Prima o poi doveva capitare. Ci tocca giustificarsi per il peccato mortale di criticare il sindaco Panza e la sua amministrazione. Alcuni commentatori sul blog, che evidentemente preferiscono non sapere e dunque hanno sbagliato sito, non si danno pace perché continuiamo a raccontare gli altarini e gli scheletri negli armadi degli inquilini del Municipio di Guardia. Innanzitutto quelli del sindaco Panza, per alcuni, una novità di grandissimo rilievo nel panorama della politica non soltanto guardiese ma anche internazionale, di cui secondo qualche buontempone saremmo addirittura fiancheggiatori occulti. Apriti cielo, lesa maestà. Se la prendono con Floriano Panza che fa il proprio mestiere, un genio, un eroe, uno statista di fama planetaria, dalla “schiena dritta”, senza spiegare come fu che tale pepita d’oro sia rimasta per molti anni a prender polvere e muffa nelle soffitte sul lungomare salernitano. L’abbiamo già detto e ripetuto volentieri che il sindaco Panza è un brav’uomo e non risulta aver commesso reati. Ma a Guardia ci sono decine di brav’uomini e brave donne come lui, magari anche un po’ meno incolori, inodori e insapori, che però non diventeranno mai Primi Cittadini di questa comunità, e nemmeno della Pro Loco, e non solo perché adesso non esiste più, perché per diventare sindaco si richiede forse qualcosa in più. Probabilmente Floriano Panza per alcuni sarà un discreto sindaco. Per carità! De gustibus non est disputandum. La politica non è un convento di orsoline. Il sindaco ha molti difetti, ma non quello di ignorare il consenso popolare (che rimane per lui molto alto) e le ricadute di ciò che fa (poco) e dice (molto) all’opinione pubblica guardiese. Ma come sempre accade in questi casi, lo giudicheremo da quel che ha fatto e farà. Ciò detto, nessuno però vuole mandare in galera o punire il sindaco Panza perché ha nominato un professionista, probabilmente di dubbia moralità (l’uomo giusto al posto giusto), a capo di un ufficio comunale cruciale per il buon funzionamento della macchina amministrativa; per i conflitti di interesse propri o di qualcuno della squadra che da anni lo supporta (una bella squadretta, non c’è che dire). Che del resto, senza il sindaco Panza non esisterebbe. Ma è giusto che la gente sappia tutto di lui. Perché, soprattutto in politica, esistono fatti, circostanze, parentele, amicizie, frequentazioni, rapporti, conflitti d’interessi che non sono rilevanti sul piano penale, ma lo sono su quello morale, o politico, o della prudenza e dell’opportunità. Nelle democrazie, non nel Terzo Reich, funziona così. È questo il compito della libera critica: scavare, passare ai raggi X, informare. Se poi i cittadini scelgono la persona sbagliata, non potranno dire che nessuno li aveva avvertiti.