La cosa peggiore che sta accadendo all’opposizione civile e istituzionale a Guardia non è la dispersione in termini elettorali e nemmeno l’attuale irrilevanza politica, ma la mancanza pressoché totale di reazione alla sua scomparsa pubblica, civile e mediatica. Lo dico in un duplice senso: da una parte non c’è nessun tentativo di capire cosa è accaduto e cosa sta accadendo, neanche uno straccio di analisi spietata e di autocritica. Dall’altra parte, non c’è alcun accenno a reagire, a svegliarsi, attraverso iniziative dirompenti, come si addice a chi avverte il pericolo d’estinzione. Non reagisce più, come corpo morto cade… Naturalmente uso la vecchia, logora dicitura “opposizione” solo per capirsi. Ma è possibile che la coscienza critica oggi in questo paese sparisca del tutto, non abbia più neanche una voce nei mass media o in giro che esprima le sue idee di comunità, i suoi temi, la sua sensibilità e nessuno reagisca, si aggreghi e cerchi di suscitare un impulso di presenza e di ricostruzione? Possibile che un mondo, una storia, una opposizione, sia cancellato, è nessuno abbia la voglia, il coraggio, la disperazione di reagire? Tutti a tutelarsi l’ultimo guscio ancora in piedi in questo paese (Floriano Panza), a tenersi stretta l’ultima cuccia personale. Una prova di piccineria umana e di idiozia politica. Ma a parte questo, possibile che non ci sia uno straccio di reazione davanti alla morte civile e morale di un’intera comunità, vi sembra normale che non sia rimasta nessuna traccia della lista “Tutti per Guardia” e non ci sia più nulla che esprima, rappresenti, promuova quei temi ideali e politici, civici e sociali? Eppure quell’area di opinione in questo paese c’è, è larga, è maggioranza, anche se vive nella clandestinità. Certo, l’ideale sarebbe che l’iniziativa nascesse da soggetti e gruppi estranei alla parabola fallimentare della vecchia politica, gente nuova, magari giovani. Perché oggi il tema politico più urgente è mandare fuori di casa “la vecchia politica”, che si è ritirata a vita privata e si occupa solo di faccende domestiche. A meno che in casa sia rimasto solo il suo cadavere… Ma non si può aspettare lo sbarco dei marziani, bisogna intanto cominciare a muoversi, dar segni di vita tra le macerie, attirare l’attenzione. Se ci fosse ancora qualcuno in questo paese con la schiena diritta e la mente viva, disposto a rilanciare un progetto politico, sociale e culturale, si faccia avanti e prenda l’iniziativa.