Oggi vi scrivo da uno strano pianeta, all’interno del quale – poco e male – governa un personaggio improbabile. Un uomo solo al comando, un egocentrico lanciato a bomba contro il disastro. Suo e dello strano pianeta che – senza che nessuno gliel’abbia chiesto – governa, facendo disinvoltamente quel che gli gira e piace. Nella compiacenza di una ristretta cerchia di cittadini.
Strano tipo, il personaggio di cui parliamo. Nel suo immaginario estetico se la prende con chi osa sbattere lo strano pianeta in prima pagina (l’immagine è tutto, anche perché spesso c’è solo quella), dimostrando di essere vittima di un narcisismo ingiustificato, che gli regala l’illusione di essere incensato da tutti. Una sorta di superomismo che (ahilui) non può permettersi.
Nei giorni scorsi, ferito nell’orgoglio, se l’è presa coll’opposizione istituzionale o di fatto (ma va?), tacciandole entrambe disfattismo e di mistificare la realtà. Ohibò, che bell’ardire. Il testo mostra tutta l’intolleranza del nostro personaggio, un vero e proprio Editto planetario nei confronti degli avversari. Personalmente, lo ringrazio. L’articolo in questione dice meno di niente: perché non racconta nulla. Non dice nulla. Il solito malumore di sfoghi rancidi e un caleidoscopio di richiami avariati che mettono depressione anche solo a leggerli. La sua è una tattica consolidata: dare la colpa agli altri. Perfetti eterni capri espiatori.
Ecco: questo strano pianeta è nelle mani di un uomo così. Auguri. Uno strano pianeta che però non resti sordo alle sue sofferenze. Da quando ha annunciato che – cascasse il mondo – non risponderà più alle tante “bassezze che deve purtroppo consentire” (gufi che non siete altro), i suoi abitanti non vanno più a lavorare. Un po’ perché di lavoro non ce n’è, neppure a cercarlo. Un po’ perché non riescono a smettere di ridere. (Manco fossero i giornalisti stranieri alla notizia che Renzi inaugurerà la Salerno-Reggio Calabria).
Lo scrivo con affetto. Il personaggio di cui si parla mi preoccupa sempre più: vive in un mondo disegnato da Wine Spctator, ed è sempre più sofferente. Oltretutto le ultime foto, quelle della recente “missione” all’estero, lo mostrano lievitato come una pizza Margherita, e per un narciso (immotivato) è un problema enorme: gli sono vicino nel dolore.