Non l’avrei mai detto prima ma gli ultimi quattro anni hanno compiuto un miracolo: non so voi ma io mi sono convinto che per guidare le sorti dell’umanità guardiese è meglio affidarsi all’Intelligenza Artificiale. Meglio lei che questi qua. L’uomo è imperfetto, è fallibile, è irascibile, meglio la macchina di chi gestisce oggi la comunità guardiese.

Era l’ultima cosa che avrei mai pensato di dire ma dopo averli visti all’opera; dopo aver visto cosa (non) hanno fatto, dopo aver sentito cosa (non) pensano di fare e come (non) pensano di procedere, mi sono convinto che l’ultima carta da giocare per il mio paese è delegare tutto all’Algoritmo. Questi non sono in grado. L’Intelligenza Artificiale non sarà umana, non sarà creativa né originale ma forse riuscirebbe a prospettare soluzioni più decenti di quelle che (non) sono uscite da questa amministrazione in questi quattro anni. Eppure per amministrare questo paese basterebbe soltanto un po’ di buon senso, e le cose andrebbero a posto, ma quel buon senso questa allegra comitiva non ce l’ha e a trovarlo, pieni come sono della loro boria e della propria arrogante presunzione, non ci pensano nemmeno. E pensare che questi erano quelli del Cambiamento, i Competenti, che avrebbero dovuto portare il paese fuori dalle secche in cui si è arenato dopo il decennio panziano. Sarà artificiale ma quantomeno un po’ più intelligente sarà, nel senso che riuscirebbe a mettere in fila i problemi endemici di Guardia e ad affrontarli tenendo presenti i precedenti e le cose più praticabili. Perché, a questo punto, ho ricavato l’idea che non sarà più il fattore umano a salvare questa comunità dal declino inesorabile ma l’Algoritmo. Perché il declino di Guardia è in realtà lo specchio del declino del suo personale politico, una forte decadenza del pensiero e delle facoltà umane. Li avete visti all’opera tutti insieme o singolarmente? È raro mettere insieme così tante nullità ai vertici di una seppur piccola istituzione. Una concentrazione mondiale senza precedenti.

Lasciatemelo dire, penso che Guardia non abbia mai avuto una amministrazione più scarsa e meno lucida di questa. Una comunità guidata dal peggiore personale dirigente che si sia mai avuto da quarant’anni a oggi (tranne una breve parentesi), il più impopolare, il meno affidabile. E in una situazione complessa come quella di Guardia: piccolo paese che muore, luogo periferico e marginale – chissà cosa avranno pensato le migliaia di persone accorse durante i Riti? -, che rischia di vedere la sua popolazione diminuire drasticamente, a meno di interventi significativi volti a migliorare le opportunità formative e lavorative sul territorio. Sui motivi perché ciò è accaduto e accade tuttora ognuno si faccia la sua opinione. Ma guardatevi intorno prima di giudicare.

Questo pezzo, nato per gioco, sul filo del paradosso, ha un seme di verità. Sarò apocalittico ma ho la netta impressione che Guardia stia precipitando senza rendercene conto, con un’accelerazione senza precedenti, verso la regressione integrale, e non solo in campo politico e sociale, ma a ogni livello. A questo punto non si tratta di sperare nell’Intelligenza Artificiale, ma disperando nell’Intelligenza naturale degli uomini e delle donne oggi alla guida di Guardia a cui (almeno in teoria) spetta il compito di fermare il decadimento della comunità, non resta che affidarsi all’Algoritmo.

Insomma, avete capito il senso della proposta, non prendetela alla lettera, si fa la caricatura per dire la verità.