Qualcosa di pericoloso va maturando a Guardia Sanframondi. Frutto di un preciso disegno. Frutto di una specifica strategia. L’obnubilazione delle coscienze dei cittadini guardiesi. Tenerli buoni, vendergli cose inesistenti o senza valore reale; appannargli ulteriormente la vista in modo che non distinguano bene i contorni di quanto vedono. Un chiaro disegno, messo a punto da
Da qualche settimana invito gli inquilini dello stabile in via Municipio 1, ad esprimersi in merito all’argomento della trasmissione su Internet delle sedute del Consiglio Comunale. Lo chiedo, ma non intendono e non rispondono. C’è poco da fare, d’altra parte essere educati, spesso, significa semplicemente prestare attenzione agli altri. E se si vuole essere rispettati
Vivere a Guardia, oggi, è un atto di fede. Giuro, mi sento intellettualmente e spiritualmente svilito nel prendere atto che butto il mio tempo ancora a scrivere e parlare di questa comunità. Scrivere, testimoniare, rivolgere appelli, gridare nel deserto. Mai più! Dico! Eppure puntualmente ci casco: è più forte di me. Sono trascorsi quindici giorni
Sono deluso! Ma non più di tanto: in fondo c’era da aspettarselo. Ma come! Un argomento, ovvero una semplice richiesta che cerca di andare verso una maggiore trasparenza delle attività non solo del Consiglio Comunale guardiese ma anche più in generale dell’attività politica di coloro che sono stati chiamati dai cittadini ad essere suoi rappresentanti,
In un paese normale, la parola d’ordine di ogni amministrazione comunale, il motivo conduttore che dovrebbe guidarne il cammino, è la trasparenza dell’azione amministrativa. L’importanza dell’informazione e della trasparenza dell’attività politica, visto che le sedute del Consiglio Comunale sono pubbliche, è la massima espressione del lavoro istituzionale di ogni amministrazione comunale. Molti cittadini guardiesi, per